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Qual è la tua cultura aziendale?

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Saper identificare la tua cultura di riferimento influisce su scelte organizzative, relazioni e comportamenti aziendali

Ultimamente, ti abbiamo iniziato a parlare di cultura aziendale, sia provando a spiegare che cos’è e perché è importante riflettervi, sia stilando una breve lista di consigli per costruirne una solida, coerente e condivisa.

Tutte le aziende, non solo i colossi e le corporation, ma anche le PMI, dovrebbero ragionare sui principi e i valori alla base della propria cultura aziendale, identificarne i core values e cercare di improntarvi decisioni di business e relazioni interne ed esterne.

Oggi ti proponiamo gli interessanti risultati di una ricerca della rivista Harvard Business Review – punto di riferimento della cultura manageriale – molto utili per provare ad identificare e riflettere sulla tua cultura aziendale nel Web to print.

La ricerca, durata alcuni mesi e condotta a livello mondiale su 230 aziende dei settori più svariati (dai servizi, alla finanza, al manifatturiero, al no profit), ha impiegato il metodo dell’intervista – a 1.300 CEO e top executives – e dei questionari – oltre 25.000, inviati a manager e dipendenti d’azienda. Il questionario è stato realizzato per valutare come opera la propria organizzazionecome si comportano le persone al suo interno, cosa le unisce o invece crea conflitti, quali sono i valori condivisi.

Una prima classificazione della tua cultura aziendale

Avere ben chiaro quale sia la tua cultura aziendale ed essere in grado di darne una definizione coerente ed esaustiva è propedeutico a qualsiasi decisione strategica. Una visione culturale ben definita influisce sul tuo Web 2 print, in termini di assetto organizzativo, politiche salariali, decisioni di business, posizionamento di mercato, reputazione. Consente, in sostanza, di pianificare e strutturare le attività del tuo sito ecommerce per la stampa, senza improvvisare.

La ricerca di Harvard Business Review propone una classificazione della cultura aziendale basata su due direttrici fondamentali:

  • Reattività al cambiamento: lungo i due poli opposti di “flessibilità” e “stabilità”. Esistono organizzazioni che attribuiscono la massima importanza alla rapidità e adattabilità al cambiamento; altre invece privilegiano la stabilità, la conservazione, il controllo, la certezza delle vecchie regole;
  • Interazioni tra le persone: lungo i due poli di “indipendenza” e “interdipendenza”. Una cultura aziendale orientata verso l’indipendenza valorizzerà autonomia, competizione interpersonale, iniziative individuali. Chi privilegia invece l’interdipendenza sarà molto attento a garantire integrazione, cooperazione e lavoro di gruppo, armonia, ecc.

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Otto modelli di cultura aziendale

La dialettica di questi due parametri definisce 8 diversi modelli culturali che caratterizzano le aziende.

  • Caring: è un modello che enfatizza relazioni interpersonali, senso di fiducia reciproca, lealtà, comunicazione, senso di appartenenza, fedeltà, lavoro di gruppo. La Disney ne è un ottimo esempio.
  • Purpose: si fonda sulla consapevolezza che l’azienda contribuisca ad una causa più grande, abbia una “missione” più ampia che trascende gli specifici obiettivi d’impresa; al centro spiccano valori come etica, idealismo, responsabilità, altruismo, impegno. Esempio: Whole Foods.
  • Learning: è l’archetipo culturale di quelle aziende che si dedicano ad una “esplorazione” costante dei trend tecnologici e delle tendenze di mercato, in virtù dell’apprendimento continuo. Il lancio di un ecommerce per tipografia racchiude certamente tratti di questo modello. Caratteristiche tipiche: flessibilità, innovazione, curiosità, indipendenza. Esempio tipico: Tesla.
  • Enjoyment: l’enfasi in questo caso è sul gioco, sulla spontaneità e sull’ironia. Il luogo di lavoro deve essere in un certo senso anche luogo di “divertimento” e di soddisfazione personale; il morale del personale deve sempre essere alto. Esempio: Zappos.
  • Results: per questo tipo di organizzazioni, raggiungere gli obiettivi e vincere sono i mantra per eccellenza. Stile molto meritocratico, le persone aspirano al successo personale e ad essere i migliori. Esempio: GSK.
  • Authority: si tratta di una cultura basata sul controllo e sulla gerarchia, improntata a ideali di forza, determinazione, coraggio. Tipico modello di ambienti di lavoro molto competitivi, dove si sopravvive solo se si è sempre vincenti e dove si esalta molto il guadagno personale. Esempio: Huawei.
  • Safety: il focus di questo modello è su un’attenta pianificazione delle azioni, sulla prevedibilità e capacità di anticipare eventi. I valori premiati sono la competenza, la prudenza, il realismo, la previa valutazione dei rischi. Esempio: Sec Order.
  • Order: rispetto, struttura, norme condivise sono i pilastri di questa cultura aziendale. I valori fondanti sono tradizione, ordine, conservazione e stabilità. Esempio: Lloyd’s of London.

Integrazione vs conflittualità

La tua specifica cultura aziendale emergerà da un gioco di incastri tra questi otto archetipi: a seconda delle diverse combinazioni, in alcuni casi il risultato sarà coerente e sinergico, in altri inevitabilmente conflittuale. Ad esempio, il focus su aspetti di “caring” e su alcuni di “results” può generare irrigidimento e confusione, così come la combinazione di elementi di “caring” e “order”.

All’interno della stessa azienda possono coesistere modelli diversi (ad esempio se i manager e i proprietari sono in disaccordo) e questo introduce senza dubbio conflitto, tensione, incertezza, demotivazione: in definitiva, peggiora i risultati aziendali.

È importante, a tal proposito, cercare di allineare o avvicinare il più possibile la cultura aziendale ai valori personali e alle aspettative del team, anche attraverso incontri motivazionali, training di gruppo, ecc. Le assunzioni, per essere veramente efficaci a tutto tondo, dovrebbero riflettere non solo le competenze richieste, ma anche una naturale integrazione nella cultura aziendale.

I leader devono essere coerenti e definire le priorità: a volte, sarà necessario compiere scelte strategiche e organizzative radicali o impopolari. Tuttavia, in casi di cultura aziendale fortemente condivisa dal vertice alla base dell’azienda, anche momenti di disapprovazione e difficoltà non si tramuteranno automaticamente in disarmonia, sfiducia e calo della produttività.

Una cultura integrata è certamente amica di buoni risultati aziendali: riflettici al momento di pianificare il tuo sito ecommerce per tipografia!